Nel processo di confezionamento del cioccolato, esistono fondamentalmente quattro tipi di sistemi di alimentazione ed MH è in grado di realizzarli tutti
Il processo di confezionamento del cioccolato inizia nel momento in cui viene rimosso dagli stampi, in gergo “smodellato”. Qui a seconda del tipo di prodotto e di confezione può essere trasferito direttamente su nastri trasportatori oppure su dei vassoi chiamati contro-placche, per andare ad alimentare le macchine di confezionamento primario.
Esistono fondamentalmente quattro tipi di sistemi di alimentazione ed MH è in grado di realizzarli tutti:
• Per ovetti pieni si usano sistemi di alimentazione alla rinfusa con tappeti che portano il prodotto in massa fino a dei sistemi di orientamento centrifughi o vibranti che caricano l’incartatrice
• Per uova cave o praline elaborate o delicate il prodotto rimane sulle contro-placche fino al momento in cui viene caricato sulla macchina di confezionamento, di solito con un pick and place
• Per piccoli cioccolatini a fondo piatto si utilizzano di solito nastri trasportatori a tappeto con sistema a chicane che allineano il prodotto in carico alle diverse incartatrici
• Per tavolette di cioccolato e barrette in genere si usa il classico sistema di alimentazione a ranghi che può caricare sia incartatrici che flowpack
Per tutti questi sistemi è possibile realizzare dei buffer o dei sistemi di accumulo. I sistemi di alimentazione a contro-stampi utilizzano i classici buffer Pater Noster, che sono anche i più semplici in termini di gestione e i meno ingombranti in stabilimento.
Negli altri due casi si può usare il così detto buffer a gondola, che ha il vantaggio di essere un FIFO e di avere un ingombro relativamente contenuto, ma il costo di uno di questi dispositivi rende giustificabile il fatto di avere piuttosto una confezionatrice extra da tenere in standby.
MH preferisce optare per un buffer a tappeti multi-ripiano, che resta un FIFO, ma ha un impatto economico decisamente meno oneroso rispetto a uno a gondola. D’altra parte, per usare questo tipo di sistema è necessario avere parecchi metri quadri liberi in più all’interno dello stabilimento.
Una volta usciti dal confezionamento primario, il tipo di secondario guida la scelta degli accessori e dei sistemi di trasporto che seguono: ovetti e praline vengono spesso confezionati in flowpack verticali e richiedono semplici elevatori a facchini, altri tipi di cioccolatini vengono messi in vassoio, in scatola o in astuccio e richiedono sistemi pick and place, eventualmente con visione robotica, in questo caso spesso ci sono dei sistemi di smistamento multifila. Le uova in generale vengono posizionati in vassoi di plastica stampata leggeri chiamati acetati, che a loro volta hanno un involucro esterno di cartone disegnato, chiamati display. I nastri trasportatori che MH usa per questo tipo di imballi è tipicamente a catena modulare, con gli stessi accorgimenti che si trovano per le scatole sui fine linea.
Le tavolette infine vanno in astuccio o display di cartoncino, la macchina secondaria è tipicamente un sistema con ordinatore (o race track) e si accompagna in ingresso con un sistema di unificazione veloce.
The chocolate packaging process begins when the products is removed from the moulds, an activity called depanning. Depending on the type of product and packaging, it can be transferred directly onto conveyor belts or onto trays called counter-plates or counter-moulds, to feed the primary packaging machines.
There are basically four types of power systems and MH is capable to make them all:
• For small and full eggs, bulk feeding systems are used with belt conveyors that carry the product in bulk up to the centrifugal or vibrating orientation systems that load the wrapping machine
• For hollow eggs or elaborate or delicate pralines the product remains on the counter-plates until it is loaded on the packaging machine, usually with a pick and place
• For small flat-bottomed chocolates, conveyor belts with a chicane system are the go to option, which align and distributes the products to the various wrapping machines
• For chocolate bars and bars in general the classic line feeding system is used which can load both wrapping machines and flowpacks
For all these systems it is possible to create buffers or storage systems. In the case of the bulk feeding system, it is only a question of having enough space available in terms of conveyor belts to keep the volume of products required in circulation.
The counter-mould feeding systems use the classic Pater Noster buffer, which is also the simplest in terms of management and the least cumbersome in the factory.
In the other two cases you can use the so-called gondola buffer, which has the advantage of being a FIFO and having a relatively small footprint, but the cost of one of these devices makes it justifiable to have an extra packer to keep on standby.
MH prefers to opt for a multi-layer belt buffer, which remains a FIFO, but has a much less onerous economic impact than a gondola. On the other hand, to use this type of system takes away much more footprint inside the plant.
Once out of primary packaging, as always happens for other markets, the type of secondary drives the choice of the following accessories and transport systems: eggs and pralines are often packed in vertical flowpacks and require simple clamps elevators, other types of chocolates are placed in a tray, in a box or in a box and require pick and place systems, possibly with robotic vision, in this case there are often divider systems. Eggs and cables in general are placed in light moulded plastic trays, which then go into an outer carton envelope, called displays, which end up directly in the shops. The conveyor belts that MH uses for this type of packaging is typically of modular chain, with the same precautions that are found for boxes at the end of the line.
Finally, the tablets go in a box or cardboard display, the secondary machine is typically a system with an ordering system (or race track) and is accompanied at the entrance with a fast merger system.