La spettroscopia nel vicino infrarosso a base iperspettrale come strumento per la stima rapida della capacità antiossidante dei vini rossi
Nel corso degli anni i gusti e le preferenze dei consumatori di vino sono cambiati in risposta al gusto cercato ma anche rispetto a possibili problemi di salute.
Il fatto che l’aumento del consumo di prodotti ricchi di polifenoli naturali sia associato a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari ha riservato particolare attenzione ai prodotti a base di vino rosso per l’abbondante contenuto di composti biologicamente attivi in essi contenuti.
Tra questi, i composti fenolici sono quelli che hanno sicuramente un impatto più importante sulle caratteristiche organolettiche del prodotto vitivinicolo e apportano maggior benefici a livello di malattie cardiovascolari. Il desiderio dei clienti per prodotti di qualità che abbiano benefici per la salute, e il numero crescente di nuovi vini disponibili sul mercato, ha creato la necessità di sviluppare sempre nuovi strumenti analitici accurati, ma allo stesso tempo veloci, utili per la determinazione quantitativa di questi composti bioattivi. Ad oggi esistono differenti tecniche analitiche utilizzate per l’analisi della composizione chimica e la determinazione della qualità dei prodotti vitivinicoli. Tra questi, la spettroscopia UV-VIS e NIR si è dimostrata tra le più adatte per le analisi di routine grazie alla velocità dell’analisi eseguita e al suo basso costo.
Da un punto di vista più industriale le analisi spettrometriche possono essere eseguite facendo uso di sistemi iperspettrali. Infatti, le sistemi iperspettrali combinano le potenzialità delle tecniche di spettroscopia ottica con i sistemi di visione acquisendo uno spettro per ogni pixel dell’immagine.
La tecnologia iperspettrale lavora sia con luce visibile, nella banda spettrale 400-1000nm, che con luce infrarossa nella banda spettrale 900-1700nm. In entrambi i casi si vanno a studiare gli assorbimenti della luce indotti dalle vibrazioni delle molecole ottenendo, quindi rilevanti informazioni sulla chimica dei campioni analizzati.
Nel caso del vino abbiamo fatto uso delle telecamere iperspettrali SPECIM FX10, con banda spettrale 400-1000nm, e FX17 che lavora nella banda spettrale 900-1700nm. Durante le misure è stato possibile determinare, con opportune calibrazioni, la concentrazione di resveratrolo all’interno di campioni di vino rosso.
Dalle analisi eseguite è stato verificato che, mediante sistemi iperspettrali, si ottengono elevati gradi di accuratezza e stima sulla valutazione dell’attività antiossidante dei vini, dimostrando che tale tecnica è altamente promettente nella determinazione quantitativa dell’attività antiossidante e nella costruzione di modelli di classificazione per la discriminazione dei vini rossi in base alle loro proprietà antiossidanti.
The unparallel performance of hyperspectral analysis
Spectroscopy in near infrared basing on hyperspectral imaging as an instrument to promptly evaluate antioxidant capacity of red wines