“Etichette? Macché etichette! Semmai, stiamo parliamo di vestiti eleganti, visto che collaboriamo con i più prestigiosi brand mondiali nel settore dell’imbottigliamento. E vi dirò di più, l’immagine che stiamo coniando per questa tipologia di materiale è quella di una sartoria che si accinge a disegnare, grazie all’uso delle sleeve, vestiti su misura”
Ha le idee chiare Erik Granzon, General Manager di Finpac Sleeve. Francamente, questa immagine di sartoria da lui descritta, ci porta ad immaginare, il connubio etichette-contenitore, come creazione sartoriale. Tutto questo, grazie all’impiego dell’etichettatura sleeve attraverso l’uso di macchine sia a bassa che ad alta velocità.
Erik Granzon è ottimista (come deve essere ogni manager), un visionario come scopriremo in seguito, e così come i Grandi Monarchi del passato erano Difensori della Fede, lui, contemporaneo, appartiene alla categoria dei Difensori dell’Ambiente per quanto crede e si sta impegnando per la sostenibilità. Lo dice subito, dando la sua definizione proprio sul prodotto commercializzato da Finpac Sleeve: “Noi andiamo a vestire questi meravigliosi prodotti con un materiale multifunzionale, che allo stesso tempo, danno un senso di leggerezza importante. È la materia prima ideale per realizzare soluzioni inedite che migliorino l’interazione tra uomo e ambiente”.
Ecco la storia e gli obiettivi di Erik Granzon, General Manager, e Ilaria Zilio, Ceo di Finpac Sleeve, raccontate da loro, rispondendo ad alcune semplici ma importanti domande.
Cominciamo dal principio con Ilaria Zilio. C’era una volta…
C’era una volta Finpac e c’è ancora. Fondata 35 anni fa da due soci ormai anziani che hanno consegnato, mi hanno consegnato, il prestigio di portare avanti questa bellissima realtà, le macchine per l’etichettatura ad alta velocità. I brand che utilizzano questo sistema mi hanno sempre incuriosito e affascinato. Volevo fare la diplomatica o la psicologa ma non avevo il coraggio di dirlo a mio padre, e ho pensato: “Va bene, proviamo”. Poi mi sono innamorata di queste macchine e appassionata alla possibilità di creare miei progetti e realizzarli.
Donna, carismatica. Tutto facile fin dall’inizio?
Al contrario. All’inizio è stato impegnativo, come lo è tutt’ora, in un settore prettamente maschile. Ero giovane e inesperta. C’erano giudizi e pregiudizi nei miei confronti e ho dovuto dimostrare da subito di avere più capacità di altri. In azienda ho dovuto fare un percorso di crescita non solo professionale ma anche personale per arrivare dove sono.
Sulla base della sua esperienza preferisce lavorare con gli uomini o con le donne?
Credo che il miglior ambiente di lavoro sia quello in cui ci sia un equilibrio di collaborazione tra presenze femminili e maschili. Ogni persona è diversa e quindi generalizzare è sbagliato, ritengo che le peculiarità femminili e maschili unite in un team possano migliorare le capacità analitiche e una maggiore attenzione ai dettagli, finalizzate ad una crescita delle performance aziendali.
C’è un consiglio che avrebbe voluto seguire e che invece non ha seguito?
Riguardare il mio percorso oggi potrebbe sicuramente generare in me differenti decisioni, ma sono sicura di una cosa, tutto il mio percorso fino ad oggi, soprattutto gli aspetti più negativi e difficili, mi hanno portato ad essere la donna e la professionista di oggi pronta per le nuove sfide del futuro.
Erik Granzon General Manager di Finpac Sleeve. Un ruolo affidatogli dalla Dott.ssa Zilio per ampliare a attualizzare la presenza e il successo nel mercato del packaging. Come dovrebbe impostare una figura come la sua il rapporto con i collaboratori?
Per quanto mi riguarda, ho sempre accettato sfide differenti fra loro che mi hanno portato, non senza fatica e impegno, a raggiungere il livello di professionalità che mi contraddistingue.
Penso, se mi permettete un consiglio, che bisogna essere autentici e coerenti nel guidare secondo i propri valori. Ritengo sia cruciale riuscire a creare impegno e progettualità per generare una nuova visione, per generare l’entusiasmo e la passione necessaria affinché ogni collaboratore si senta parte del progetto con la giusta fiducia e autonomia.
Sempre a caccia di nuove idee. Qual è il suo segreto?
Come spesso accade nella vita, avendo per obiettivo un cammino di crescita professionale, a volte accade che alcune ispirazioni vengano generate anche fermandosi per un attimo non solo ad analizzare il proprio settore di riferimento ma guardando altri mercati.
La mia esperienza, maturata negli eventi grazie al prezioso supporto di staff internazionali, mi ha portato ad accettare questa nuova sfida nel mondo del packaging, anche se, facendo un’analisi con lucidità, stiamo parlando di mondi completamente diversi sia per tecnologia che per innovazione.
Ma poi ho pensato, nella vita non ci vuole un po’ di follia? Non credete?
Il mercato del packaging apre un’infinità di nuove frontiere
Oggi, Finpac Sleeve a livello di coperture di mercato è già presente in 130 paesi del mondo e l’attuale obiettivo, pertanto, è quello di cercare di entrare in canali distributivi differenti creando soluzioni personalizzate ed esclusive attraverso i nostri macchinari.
Per questo abbiamo pensato al lancio di una nuova macchina a basse velocità, che unisce il know-how tecnologico e la nobiltà della sleeve, all’estro creativo dei designer. L’idea è di entrare nel mondo delle basse produttività (vino, birra) perché sappiamo che c’è grande richiesta di prodotti di pregio.
Uno dei nostri obiettivi è portare benessere e bellezza nel mondo del packaging.
Siete partiti dalla macchina ad altissime velocità e state costruendo tanta innovazione. Chi ha immaginato questo percorso?
Credo che uno degli aspetti maggiormente attrattivi che mi hanno fatto innamorare di Finpac Sleeve possa anche essere la possibilità di ricerca di design innovativi che, unita al nostro prodotto, generano eleganti contenitori non tralasciando il mantenimento delle caratteristiche tecniche.
Nella vostra storia c’è sempre stata molta attenzione alla sostenibilità. Adesso è di gran moda
Mi ha fatto sempre sorridere attribuire passaggi fondamentali di sostenibilità a stereotipi del momento legati alla moda. Non si può pensare ad un’economia sostenibile senza che ognuno di noi possa intervenire avendo cura dell’ambiente circostante.
Insomma… sempre in continua crescita, quali sono i prossimi progetti e appuntamenti nel mondo del packaging?
Mi aspettavo una domanda di questo tipo, ma non si risentirà se riguardo ai progetti e le rispondo che ci stiamo lavorando.
Riguardo agli appuntamenti nel mondo del packaging anche noi ci teniamo a rimanere al passo, cercando di proseguire il nostro cammino di crescita. A tal proposito, le posso anticipare che stiamo completando dei progetti mirati alla clientela, che possano continuare a soddisfare le esigenze del beverage.
Open House Beverage Division
Finpac Sleeve apre le porte della sua realtà aziendale, per mostrare al mondo le ultime tecnologie sviluppate nel campo del processo e del confezionamento dalle basse alle altissime velocità.
Gli stabilimenti Finpac Sleeve ospiteranno un’ampia selezione di macchine e linee sviluppate per soddisfare le esigenze dell’industria del beverage: dalle grandi multinazionali ai piccoli laboratori, clienti e fornitori potranno vedere da vicino le tecnologie progettate per soddisfare l’intero ciclo di produzione di un prodotto.
Appuntamenti fieristici
• Vinitaly, 2-5 aprile 2023, Verona
• CibusTec, 24-28 ottobre 2023, Parma
• Gulfood Manufacturing, 7-9 novembre, Dubai
• Brau Beviale, 28-30 novembre, Norimberga
Finpac Sleeve: The queen of low- and high-speed labellers
“Labels? Forget the labels! If anything, we are talking about fine dresses since we cooperate with the most renowned world brands in the bottling sector. I’ll tell you more, the image we are coining for this type of material is of a dressmaker about to design – thanks to the use of sleeve – tailored dresses”
Finpac Sleeve General Manager, Erik Granzon has a clear view. Frankly speaking, this image he describes of a dressmaker suggests a label-container combination, like tailoring. All that thanks to sleeve labelling of both low- and high-speed machines.
Erik Granzon is optimistic (as any manager should be), a visionary man as we will discover soon, and just like the great monarchs of the past who were also the Defenders of Faith, he as a contemporary man is also a Defender of the Environment because he strongly believes in and is committed to sustainability. He immediately tells us his definition of Finpac Sleeve products “We dress these wonderful products with a multifunctional material that, at the same time, gives an important sense of lightness.”
That is the history and goals of Erik Granzon, General Manger, and Ilaria Zilio, CEO of Finpac Sleeve, told by themselves through simple albeit important questions.
Let’s start from the beginning with Ilaria Zilio. Once upon a time…
Once upon a time there was Finpac, and still there is. Established 35 years ago by two members, now old people, who passed over me the honour of running this wonderful business reality, high-speed labelling machines. The brands that use this system have always aroused my attention and fascinated, too. I wanted to be a diplomat or a psychologist, but I dared not tell my father and then thought “why now, let’s try”. Sooner, I fell for these machines and was thrilled to create and develop my own projects.”
Woman, and charismatic. All easy since the beginning?
On the contrary. The beginning was very demanding, as it is today, in a sector that is mainly for men. I was young and unexpert. There were judgements and prejudices about me, and I had to instantly prove my capacity more than others. In the company, I had to grow not only professionally but also personally, as to arrive where I am now.
Basing on your experience, would you prefer to work with men or women?
I believe that the best work environment needs a balance of women and men. Every person is different, and therefore generalizing is a mistake. I believe that male and female peculiarities can team and improve analytical skills, for a higher attention to details, with the goal of increasing corporate performance.
Is there some advice you would have liked to follow and that you didn’t?
Looking back to my path today may generate different decisions, but I am sure that my entire path, especially the most negative and difficult aspects of it, have contributed to making me the woman and the professional I am today, and ready for future challenges.
Erik Granzon has been appointed as General Manager of Finpac Sleeve by dr. Zilio to broaden the presence and success in the packaging market. How should a figure like yours be to establish a relationship with collaborators?
As far as I am concerned, I have always accepted different challenges and that has led me, not without efforts and commitment, to that level of professionalism that characterizes me.
Allow me some advice, I think that we need to be real and coherent to lead as per our values. It is crucial to create commitment and planning ability to generate a new version, to generate enthusiasm and passion necessary so that every collaborator is part of the project with the right trust and freedom.
Always looking for new ideas. What’s your secret?
As it often happens in life, when your goal is your professional growth, some inspirations are generated even when you stop for a while, not only when you analyse your sector but also when you look at other markets. My own experience gained in events thanks to the precious support of international staff has driven me to accept this new challenge in the world of packaging, even though we are talking about two totally different worlds, in terms of technology and innovation.
Then I thought that in life we need some madness. Don’t you agree?
The world of packaging opens endless new frontiers
Today, Finpac Sleeve is present in 130 countries across the globe, and therefore its present goal is entering different distribution channels by creating personalized and exclusive solutions through our machinery. That’s why we have thought of launching a low-speed machine that combines technological know-how and nobility of the sleeve with designer’s creativity. The idea is entering the world of low outputs (i.e. wine, beer) because we know that the demand of fine products is high.
One of our goals is bringing wellness and beauty to the world of packaging.
You started with high-speed machine and have been highly innovating. Who has envisaged this path?
I think that one of the most appealing aspects that made me love Finpac Sleeve may be the possibility of creating innovative designs that – combining with our product – generate elegant containers while keeping the technical features unaltered.
In our history there has always been great attention to sustainability. Now, it is a trend
Attaching sustainability to ephemeral fads has always made me smile. You can’t think about sustainable economy without acting for the environment.
In conclusion… constantly growing. Which are your next projects and events in the world of packaging?
I thought you would ask this question and I hope you wouldn’t mind my looking back at our projects and answer that we are working on it. As regards our events in the world of packaging, we want to keep up and continue our development. To this regard, I can also say that we are completing customer-focused projects to meet beverage requirements.
Open House Beverage Division
Finpac Sleeve opens its doors to show the world its latest process and packaging technologies, from small to high speeds. Finpac Sleeve premises will house a wide selection of machinery and machines developed to meet the requirements of the beverage industry: From big multinationals to small-size workshops, and suppliers who will be able to see firsthand the technology purposely designed to satisfy the entire production cycle of a product.
Trade Fairs
• Vinitaly, 2-5 April, Verona
• CibusTec, 24-28 October, Parma
• Gulfood Manufacturing, 7-9 November, Dubai
• Brau Beviale, 28-30 November, Nuremberg