ABB Robotics: il nuovo simulatore per la distanza di arresto

ABB Robotics: il nuovo simulatore per la distanza di arresto

Il nuovo simulatore per la distanza di arresto migliora la sicurezza e riduce l’ingombro della cella robotizzata fino al 25%

RobotStudio® di ABB offre ora una precisione senza precedenti per il calcolo delle distanze di arresto del robot per ottimizzare la sicurezza dell’operatore

Il software di programmazione e simulazione offline RobotStudio® di ABB è stato aggiornato con una nuova funzione di frenata virtuale del robot progettata per creare una simulazione esatta della distanza di arresto reale di un robot. Consentendo di calcolare con precisione la spazio di arresto del robot, la funzione elimina la necessità di aggiungere ulteriori elementi di sicurezza nei progetti delle celle, consentendo risparmi di spazio fino al 25%.

Prevedere esattamente dove si fermerà un robot dipende da una serie di variabili tra cui velocità, carico e inerzia del robot. Questi fattori, singolarmente o combinati, possono provocare l’arresto del robot al di fuori della sua zona di sicurezza, a volte di diversi metri. Per compensare la variabilità delle distanze di arresto, gli ingegneri che progettano celle robotizzate tradizionalmente le sovradimensionano per consentire movimenti aggiuntivi quando il robot si ferma, utilizzando spazio così non disponibile per altre attività all’interno dello stabilimento.

La nuova funzione RobotStudio utilizza la tecnologia di controllo del movimento di ABB per prevedere i movimenti del robot con precisione millimetrica. Ciò consente di simulare il movimento esatto del robot in RobotStudio, consentendo all’utente di determinare la dimensione corretta della zona di sicurezza richiesta e l’ubicazione ideale di protezioni, quali barriere fotoelettriche e recinzioni di sicurezza.

Per le applicazioni che utilizzano il software SafeMove di ABB, i dati sulla posizione finale del robot possono essere utilizzati per determinare la dimensione delle zone ‘verde’, ‘arancione’ e ‘rossa’ dove il robot continuerà a lavorare, rallenterà o si fermerà , a seconda della posizione dell’operatore. Ciò è particolarmente vantaggioso nelle applicazioni collaborative in cui gli operatori devono essere sicuri che un robot si sia fermato prima di avvicinarsi.

New braking distance simulator improves safety and reduces robotic cell footprint by up to 25 per cent

ABB’s RobotStudio® now offers unprecedented accuracy for calculating robot stopping distances to optimize operator safety

ABB’s RobotStudio® offline programming and simulation software has been upgraded with a new virtual robot braking distance function designed to create an exact simulation of the real-world stopping distance of a robot. Enabling the robot’s braking distance to be accurately calculated, the function overcomes the need to add safety margins into cell designs, enabling space savings of up to 25 per cent.

Predicting exactly where a robot will stop depends on a range of variables including speed, payload and the robot’s own inertia. These factors, individually or combined, can result in the robot coming to a halt outside of its safety zone, sometimes by several meters. To compensate for the variability in stopping distances, engineers designing robot cells traditionally oversize them to allow for additional movement as the robot comes to a stop, which uses unnecessary space on the factory floor.

The new RobotStudio function uses ABB’s superior motion control technology to predict the robot’s movements with millimetric precision. This allows the exact movement of the robot to be simulated in RobotStudio, enabling the user to determine the correct size of the safety zone required, and the ideal location of features including light curtains, safety fencing and controllers.

For applications using ABB’s SafeMove software, the data on the robot’s final position can be used to determine the size of the ‘green,’ ‘amber’ and ‘red’ zones where the robot will either continue working, slow down or come to a halt, depending on the location of the operator. This is especially beneficial in collaborative applications where operators need to be confident that a robot has stopped before approaching it.