Sergio Antolini domenica 16 maggio presenterà il suo libro “Argonauta”: un’accurata analisi antropologico-culturale, che accompagna il lettore in un viaggio sinestetico che parte dal grano e termina con il pane
Sergio Antolini, presidente di Ocrim S.p.A. e amministratore delegato di Paglierani S.r.l., è un noto imprenditore italiano che ha fatto del grano la propria attività principale. Un uomo di cultura, attento a ogni forma di linguaggio artistico, la cui visione imprenditoriale e culturale è il motore che muove le sue imprese.
Augeo, luogo di eventi culturali di risonanza internazionale presenta: Argonauta.
Sergio Antolini alla scoperta del fil rouge storico, culturale, artistico, simbolico ed esoterico che si nasconde dietro il padre dell’alimento principe dell’Umanità intera: il frumento.
Il libro ARGONAUTA si presenta come un progetto letterario e visivo di ampia portata e si articola in Quattro Atti, a ricordare una esperienza teatrale classica.
Il cammino del grano viene presentato con cura attraverso gli aspetti biologici, i contesti storici, gli apporti simbolici e culturali, con intense esplorazioni esoteriche e rimandi a considerazioni di alchimia e astrologia.
Un percorso che si snoda dagli albori dell’agricoltura ai giorni nostri, in particolare lungo il territorio italiano, tra le terre malatestiane e le regioni più fertili della penisola.
Gli atti si modellano in un ritmico susseguirsi di racconti mitologici, cronache storiche, dimostrazioni scientifiche e biologiche in un racconto ricco di suggestioni alchemiche e ipotesi esoteriche.
La storia del grano si interfaccia con quella dei mulini, delle farine e del pane, ma anche e soprattutto con quella dell’uomo, soggetto ed oggetto di una trasformazione evolutiva guidata dal cibo e dall’atto di cibarsi.
Quando Dio creò il mondo, alla fine di ogni giornata, dice la Bibbia nella Genesi:
“…e Dio vide che è cosa e bella”.
La bellezza è quella che ci trafigge, che ci meraviglia, che ci incanta, che ci fa stare bene ed è proprio alla bellezza che viene dedicata l’opera.
E cosi l’autore, Sergio Antolini, ci racconta:
“Questa volta, per me, un viaggio virtuale di immagini mentali, immagini non transitate a livello visivo, visioni intellettive accompagnate da opere scultoree, pittoriche e fotografiche.
Testi modulati, di tempi e pause, così come nella notazione musicale: la lettura è il tempo, la contemplazione delle opere il momento di silenzio, la pausa.
Immagini e paesaggi sonori, realtà dove accadono eventi che cambiano nel tempo, grazie all’intervento dell’uomo, sottolineati da quelli che il vocabolario inglese chiama “soundmarks”, cioè i suoni caratteristici e significativi per la comunità che vive in quel luogo.
L’ Argonauta inizia il suo viaggio con il grano e con il pane il viaggio termina.
Frumento e pane un binomio inscindibile, inseparabile, l’asse portante della cultura occidentale che racchiude il lavoro nei campi e la quotidianità domestica.
Tutti sanno, per reminiscenze scolastiche, che il percorso nasce circa 10.000 anni fa con la domesticazione del grano nella Mezzaluna Fertile. In Mesopotamia, tra due fiumi, il Tigri e L’Eufrate, si evolve la civiltà con la coltivazione al posto della caccia, l’incremento demografico, la ricerca spasmodica di nuove campagne dove coltivare il cereale per sfamare la popolazione, l’urbanizzazione, le ondate migratorie da Est a Ovest e da Sud a Nord, l’inizio del commercio in un passaggio dalla preistoria alla storia.
Solo qualche secolo e dal grano al pane il passo è breve con il primo miracolo tecnologico del Neolitico: il lievito, la fermentazione dell’impasto di acqua e farina.
Nell’Arte e nella Letteratura il simbolo del frumento porta linguaggi nuovi: è il pane che spezza per sempre le pretese di immortalità di Gilgamesh, il leggendario eroe sumero, per due terzi dio e per un terzo uomo; coltivare la terra è per Omero la misura della separazione tra la civiltà e la bestialità, tra l’uomo e il ciclope, tra Ulisse e Nessuno, colui che abita le terre dove gli uomini non sono mangiatori di pane perché i Ciclopi “si cibano solo di latte e formaggio” e allevano, ma non coltivano.
E anche ai giorni nostri la letteratura contemporanea scandisce l’universalità del Grano e del Pane: “…coltiveremo a grano la terra e i pianeti per produrre il pane non per un uomo, ma per tutti”, racconta Pablo Neruda.
Dopo 10.000 anni grano e pane sono ancora nei nostri campi e sulle nostre tavole, anche se spazi, tempi e metodi si sono enormemente stravolti.”
Ad accompagnare il testo, le opere artistiche di una ricercata selezione di autori internazionali tra cui Blanco, Conti, Ferrario, Frisoni, Giovagnoli, La Motta, Manfroni, Ravaioli, Sassoli, Schnabel, atte a creare rimandi e suggestioni.
Inoltre, per gentile concessione della famiglia Guerra compare nel libro anche un disegno del poeta e sceneggiatore romagnolo Tonino, illustre conterraneo amico dell’autore.
Il volume, prodotto in edizione limitata, mostra una veste grafica accurata e sofisticata. La scelta di carte di particolare pregio, dai toni materici spiccati ha voluto evidenziare la cura di un progetto di forte impatto visivo e tattile, a contenitore di un testo letterario che trova nell’espressione artistica l’adatto sottofondo per esprimere appieno la propria identità.
Esperienza non esclusivamente letteraria, ma multisensoriale, un progetto che sollecita emozioni definite, suggerite al tatto e alla vista.
Fondamentale ed imprescindibile la collaborazione con lo stampatore Pazzini che con impeccabile maestría ha nobilitato il libro applicando tecniche elaboratissime.
Un testo eclettico quindi, come la personalità dell’autore, imprenditore fortemente legato al territorio di nascita, la Romagna, attivo nel settore meccatronico nella costruzione di impianti molitori e particolarmente attento al settore agricolo, con la coltivazione di cereali, riso e piante officinali.
ARGONAUTA: a journey through industry and art
Sergio Antolini on May 16th will present his new book “Argonaut”: an accurate anthropological-cultural analysis, which takes the reader on a synaesthetic journey that starts from the wheat and ends with the bread
Sergio Antolini, president of Ocrim S.p.A. and CEO of Paglierani S.r.l., is a well-known Italian entrepreneur who has made wheat his main business. A man of culture, attentive to all forms of artistic language, whose entrepreneurial and cultural vision is the engine that drives his businesses.
Augeo, a place of internationally renowned cultural events, presents: Argonauta.
Sergio Antolini discovering the historical, cultural, artistic, symbolic and esoteric fil rouge that hides behind the father of the main food of all humanity: wheat.
The book ARGONAUTA presents itself as a far-reaching literary and visual project and is divided into Four Acts, reminiscent of a classic theatrical experience.
The path of the wheat is presented with care through the biological aspects, the historical contexts, the symbolic and cultural contributions, with intense esoteric explorations and references to considerations of alchemy and astrology.
A path that runs from the dawn of agriculture to the present day, in particular along the Italian territory, between the Malatesta lands and the most fertile regions of the peninsula.
The acts are modeled in a rhythmic succession of mythological stories, historical chronicles, scientific and biological demonstrations in a story full of alchemical suggestions and esoteric hypotheses.
The history of wheat interfaces with that of mills, flours and bread, but also and above all with that of man, subject and object of an evolutionary transformation guided by food and the act of eating.
When God created the world, at the end of each day, the Bible says in Genesis:
“… and God saw what is beautiful”
Beauty is that which pierces us, which amazes us, which enchants us, which makes us feel good and it is precisely to beauty that the work is dedicated.
And so the author, Sergio Antolini, tells us:
“This time, for me, a virtual journey of mental images, images not transited on a visual level, intellectual visions accompanied by sculptural, pictorial and photographic works.
Modulated texts, of times and pauses, as well as in musical notation: reading is the time, the contemplation of the works the moment of silence, the pause.
Images and soundscapes, realities where events occur that change over time, thanks to the intervention of man, underlined by what the English vocabulary calls “soundmarks”, that is, the characteristic and significant sounds for the community that lives in that place.
The Argonaut begins his journey with wheat and with bread the journey ends.
Wheat and bread are an inseparable combination, the backbone of Western culture that encompasses work in the fields and daily domestic life.
Everyone knows, from school reminiscences, that the path began about 10,000 years ago with the domestication of wheat in the Fertile Crescent. In Mesopotamia, between two rivers, the Tigris and the Euphrates, civilization evolves with cultivation instead of hunting, population growth, the spasmodic search for new fields where to cultivate cereals to feed the population, urbanization, migratory waves from East to West and from South to North, the beginning of trade in a passage from prehistory to history.
Only a few centuries and from wheat to bread the step is short with the first technological miracle of the Neolithic: yeast, the fermentation of water and flour dough.
In Art and Literature the symbol of wheat carries new languages: it is the bread that breaks forever the claims of immortality of Gilgamesh, the legendary Sumerian hero, for two thirds god and for a third man; cultivating the land is for Omero the measure of the separation between civilization and bestiality, between man and the Cyclops, between Ulysses and Nessuno, he who lives in the lands where men are not bread eaters because the Cyclops “only eat milk and cheese ”and they breed but do not cultivate.
And even today contemporary literature marks the universality of wheat and bread: “… we will cultivate the earth and the planets with wheat to produce bread not for one man, but for everyone”, says Pablo Neruda.
After 10,000 years, wheat and bread are still in our fields and on our tables, even if spaces, times and methods have changed enormously. “
To accompany the text, the artistic works of a refined selection of international authors including Blanco, Conti, Ferrario, Frisoni, Giovagnoli, La Motta, Manfroni, Ravaioli, Sassoli, Schnabel, designed to create references and suggestions.
Furthermore, courtesy of the Guerra family, the book also features a drawing by the poet and screenwriter from Romagna Tonino, an illustrious fellow countryman friend of the author.
The volume, produced in a limited edition, shows an accurate and sophisticated graphic design. The choice of particularly valuable papers, with marked material tones, wants to highlight the care of a project with a strong visual and tactile impact, as a container for a literary text that finds in the artistic expression the right background to fully express its identity.
An experience that is not exclusively literary, but multisensory, a project that arouses definite emotions, suggested by touch and sight.
The collaboration with the printer Pazzini who with impeccable mastery has ennobled the book by applying highly elaborate techniques is fundamental and essential.
An eclectic text therefore, like the personality of the author, an entrepreneur strongly linked to the territory of his birth, Romagna, active in the mechatronics sector for constructions of milling plants and particularly attentive to the agricultural sector, with the cultivation of cereals, rice and medicinal plants.