Si è chiuso il salone di riferimento dell’agroalimentare italiano che si è svolto a Fiere di Parma dal 7 al 10 maggio
La ventiduesima edizione di Cibus a Fiere di Parma si è chiusa con oltre 75mila presenze (+25% rispetto al 2022). Un’edizione da record per numero di brand (3.000) e buyer (3.000) presenti, che ha visto la partecipazione del Ministro del Made in Italy e delle Imprese Adolfo Urso e del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida.
Tra i temi protagonisti della kermesse i prodotti Dop e IGP, che secondo l’analisi di Nielsen, se utilizzati come ingredienti all’interno di prodotti industriali contribuiscono nei punti vendita a una crescita delle vendite al valore con un +14% e a volume del +9,6%. Inoltre, l’indicazione nel packaging della presenza di DOP e IGP aumenta la propensione al consumo e induce il consumatore a privilegiare l’acquisto di prodotti premium, sostenendo un costo maggiore. Collaborazione virtuosa quella tra consorzi e brand che è tra i temi centrali di Cibus. La kermesse, infatti, vuole essere piattaforma per la valorizzazione dei prodotti DOP e IGP e supportare anche all’estero le best practice, sia in termini promozionali, che per favorire relazioni e accordi commerciali.
Nei corso dei 4 giorni del salone di riferimento dell’agroalimentare italiano sono state presentate più di mille novità prodotto, tra i quali i lecca-lecca musicali, l’uovo vegetale, il salame al tartufo con copertura di parmigiano e il chutney all’aceto balsamico di Modena. Tra i principali trend, da segnalare quello legato a salute e benessere, con protagonista il collagene, presente in numerose bevande e alimenti.
Tra le novità più interessanti anche l’applicazione dell’intelligenza artificiale per contrastare le contraffazioni alimentari, con il progetto Nina, promosso dal Consorzio delle Mozzarella di Bufala Campana Dop, per tutelare un’eccellenza del nostro agroalimentare (primo marchio Dop per importanza del Centro-Sud Italia e il terzo tra i formaggi Dop italiani) contro le fake-mozzarelle e contrastare il fenomeno dell’Italian sounding.
Cibus ha acceso un riflettore sull’export del food made in Italy, che nel decennio 2013 – 2023 è stata del 27% rispetto al 12% della media europea, secondo i dati dello studio Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Un risultato che ha portato i prodotti agroalimentari italiani venduti all’estero a sfiorare i 64 miliardi di dollari, circa il 10% dell’export europeo (679 miliardi di dollari), collocando il nostro Paese al quarto posto nel 2023 per sviluppo dell’export in Europa.
Food Made in Italy che guarda con sempre maggior interesse al mercato americano, che considerando retail e alcolici vale 1.500 miliardi di dollari. Un tema affrontato in occasione del convegno USA4 Cibus: le opportunità per le aziende italiane di investire negli Stati Uniti nell’epoca dell’Inflation Reduction Act, realizzato in collaborazione con American Chamber of Commerce in Italy, che ha visto l’intervento di importanti brand quali Auricchio, Levoni, Rigamonti e la partecipazione dell’Associazione Centromarca. Made in Italy che il 94% degli italiani considera come il principale ambasciatore dell’italianità nel mondo, secondo la ricerca Federalimentare-Censis “L’industria alimentare tra Unione europea e nuove configurazioni globali”, che ha evidenziato la centralità dell’industria alimentare e del Made in Italy e l’importanza delle future scelte in Europa.
Grande attenzione anche per il tema della sostenibilità, affrontato nel convegno “Strumenti moderni per una filiera agroalimentare sostenibile”, organizzato dai Giovani di Confagricoltura-ANGA e dal Gruppo Giovani Imprenditori di Federalimentare nella cornice di Cibus 2024, con focus sulle strategie e le best practice da attuare per incentivare l’export dei prodotti Made in Italy. Sostenibilità che vede il packaging nel ruolo di protagonista: per 2 italiani su 3, secondo l’Osservatorio Packaging del Largo Consumo curato da Nomisma, la confezione ha infatti un ruolo decisivo nelle scelte d’acquisto di cibi e bevande, mentre per 1 su 2 rappresenta un aspetto cruciale per contribuire a rendere un prodotto alimentare più rispettoso per l’ambiente.
La 22esima edizione è stata accompagnata come sempre dall’iniziativa Cibus Food Saving, promosso dal Banco Alimentare, per recuperare i prodotti che gli espositori sceglieranno di donare, così da distribuirli alle organizzazioni caritative convenzionate in Emilia Romagna, che aiutano le persone in difficoltà sul territorio.
Cibus, record-breaking edition with over 75,000 attendees
The main event of the Italian agrifood sector, held at Fiere di Parma from 7 to 10May has ended
The twenty-second edition of Cibus at Fiere di Parma has ended with over 75,000 attendees (+25% compared to 2022). It is a record-breaking edition with respect to the number of brands (3,000) and Top buyers invited (3,000). Cibus 2024 also boasted the participation of Minister for the Made in Italy and Enterprises Adolfo Urso and Minister of Agriculture, Food Sovereignty, and Forests Francesco Lollobrigida.
Among the key themes of the event was the promotion of PDO and PGI products: as confirmed by a research by NielsenIQ, when used as ingredients in industrial products, both contribute to sales growth in retail stores (specifically, by +14% in value and +9.6% in volume). In fact, the indication of PDO and PGI ingredients on packaging increases consumers’ propensity to purchase, encouraging them to prioritize premium products, even if their price is higher. The virtuous collaboration between consortia and brands is one of the very burning issues of Cibus. The event aims to be a platform for enhancing PDO and PGI products and also promoting best practices abroad, having regard both to promotion strategies and to commercial agreements.
During the 4 days, more than a thousand innovation products were presented, including musical lollipops, plant-based eggs, truffle salami with Parmesan coating, and Modena balsamic vinegar chutney. Among the main trends, health and well-being were absolutely centric; in particular, collagen played a leading role as an ingredient of several innovative food and beverage products showcased at the show.
A noteworthy application of artificial intelligence to counter food counterfeiting was showcased by the Consortium of Mozzarella di Bufala Campana PDO: it is called Nina Project and aims at protecting one of the greatest excellences of our agri-food industry against fake mozzarellas, by combatting the phenomenon of Italian sounding. By the way, Mozzarella di Bufala Campana is now the leading PDO brand in Central-Southern Italy and the third among Italian PDO cheeses.
Cibus also shed light on the export of the Authentic Italian Food & Beverage: this sector grew by 27% from 2013 to 2023, compared to the European average of 12%, according to data released by the Research Center for Entrepreneurial Development of the Università Cattolica del Sacro Cuore (Piacenza-Cremona). This result brought Italian agri-food products sold abroad to nearly $64 billion, about 10% of European exports ($679 billion), placing our country fourth in 2023 for export development in Europe.
Talking about export, several food companies from Italy are increasingly interested in the American market: in fact, considering retail and alcoholic beverages, the former is worth $1.5 trillion. This topic was addressed during the seminar titled USA4 Cibus: opportunities for Italian companies to invest in the United States in the era of the Inflation Reduction Act, organized in collaboration with the American Chamber of Commerce in Italy. The workshop featured interventions from important brands such as Auricchio, Levoni, Rigamonti, and the participation of the Associazione Centromarca.
Made in Italy is considered by the majority of Italians (94%) an ideal driver of Italian culture worldwide, according to the Federalimentare-Censis research The food industry between the European Union and new global configurations; the study highlighted the importance of the Authentic Italian Food and Beverage sector, underlining once more the political relevance of any future choice in the EU.
There was also significant attention to sustainability, addressed in the conference Modern tools for a sustainable agri-food chain, organized by the Young Farmers of Confagricoltura-ANGA and by the Young Entrepreneurs Group of Federalimentare. The event was focused on strategies and best practices to encourage the export of Made in Italy products. Incidentally, sustainability has so much in common with the themes revolving around the future of packaging: according to the Packaging Observatory of Largo Consumo by Nomisma, for two out of three Italians, packaging plays a decisive role in their consumption choices, while for one out of two, it represents a crucial aspect in making a food product really eco-friendly.
The 22nd Edition was accompanied, as always, by the Cibus Food Saving initiative, promoted by the Food Bank and aimed at recovering the products that exhibitors choose to donate, thus distributing them to affiliated charitable organizations in Emilia-Romagna, which assist people in need in the local area.
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Source: Cibus Press Office