Slow Wine Fair e la sostenibilità della filiera del vino

Slow Wine Fair e la sostenibilità della filiera del vino

Slow Wine FairDal 23 al 25 febbraio, a BolognaFiere, torna la Slow Wine Fair, la fiera internazionale del vino buono, pulito e giusto

Da domenica 23 a martedì 25 febbraio torna a BolognaFiere, per la quarta edizione, la Slow Wine Fair, l’unica fiera internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto.

Organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, la Slow Wine Fair promuove i vini frutto di un’agricoltura sostenibile, artigianale, che rispetta la biodiversità e il paesaggio agrario, tesa alla crescita socioculturale delle comunità agricole e a rendere i consumatori più consapevoli.

Attesi circa 1.000 cantine, in rappresentanza di tutte le regioni italiane e di 26 Paesi del mondo, oltre 5.000 etichette al banco d’assaggio e 300 buyer, grazie al supporto di ICE-Agenzia e del Ministero degli Affari Esteri, e all’inedita contemporaneità con SANA Food, il nuovo format di BolognaFiere sulla sana alimentazione nei consumi fuori casa.

Numeri, dunque, in crescita rispetto all’edizione 2024, quando il successo della Slow Wine Fair era stato decretato da 12.000 ingressi, per il 70% di operatori dell’Horeca, distributori e importatori, che hanno potuto apprezzare l’elevata qualità dei vini proposti da più di 140 produttori internazionali.

Il percorso tra i partner della sostenibilità mette in luce tecnologie, impianti, attrezzature e servizi innovativi che contribuiscono a rinnovare il sistema agricolo e permettono ai vignaioli di adottare metodi di produzione sostenibili e rispettosi dell’ambiente, a testimonianza del ruolo chiave che la supply chain riveste nell’idea di produzione circolare virtuosa. Ecco, dunque, vetri leggeri e poco impattanti sulla logistica, materiali sostenibili per gli imballaggi, concimi e fitofarmaci organici e biodinamici, tecniche per il recupero e il riutilizzo delle acque reflue, vivaisti attenti alle specie autoctone e le migliori soluzioni high-tech e digital per la viticoltura di qualità.

E proprio sui processi che accompagnano la produzione enoica sono puntati i riflettori della Slow Wine Fair 2025, che ha eletto a suo tema portante la sostenibilità della filiera del vino.

I convegni in programma puntano ad approfondire l’incidenza del packaging, del trasporto e dello stoccaggio sull’impronta carbonica, insieme alle possibili alternative e alleanze per ridurre queste fonti di inquinamento.

In linea con questi principi di sostenibilità è anche la selezione delle cantine, che offre a buyer, professionisti del settore e appassionati un catalogo omogeneo di livello eccellente. Ad accomunare i vignaioli e i vignerons presenti alla Slow Wine Fair è il fatto di aver sottoscritto – e di mettere in pratica – il “decalogo” del Manifesto Slow Food del vino buono, pulito e giusto, che prevede la rinuncia al diserbo e a diversi prodotti di chimica di sintesi, di soddisfare i requisiti della Guida Slow Wine e di aver superato l’esame di una commissione d’assaggio.

Nei padiglioni della Slow Wine Fair, oltre il 50% delle cantine sono biologiche, biodinamiche o in conversione, e numerose altre offrono soluzioni di imbottigliamento, confezionamento, trasporto e stoccaggio sostenibili, per alleggerire l’impatto ambientale della produzione vinicola. E se non mancano le denominazioni più blasonate – dall’Amarone al Barolo, dal Barbaresco al Brunello, fino al Chianti –, sono ben rappresentati anche i vitigni ‘minori’, legati al territorio e alla sua biodiversità.

Sempre sold out nel 2024, tornano le masterclass, le degustazioni guidate che esplorano il panorama vinicolo italiano e internazionale, con approfondimenti particolari come quello sui vini da vigne antiche, a volte centenarie.

Più spazio agli Spirits e alla Mixology, per la prima volta affiancati dai sidri: nell’area della 5a Fiera dell’Amaro d’Italia, promossa da Amaroteca e ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia, produttori di eccellenza raccontano la storia dei propri amari e i loro legami con ingredienti e ricette locali.

E se il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, assegnato ogni anno ai locali che più valorizzano i vini delle categorie in concorso, si estende alla migliore selezione di amari, un’altra novità riguarda gli Specialty Coffee: di scena a BolognaFiere, alcuni dei top roaster della Slow Food Coffee Coalition, la rete internazionale che unisce i coltivatori di caffè ai principali artigiani torrefattori.

Slow Wine Fair è un evento b2b rivolto ai professionisti dell’Horeca e della GDO che cercano vini di alta qualità, ma domenica 23 porte aperte ai wine lover.

slowinefair.slowfood.it


Slow Wine Fair and the sustainability of the wine supply chain

23-25 February, BolognaFiere: the Slow Wine Fair, the international fair for good, clean and fair wine, returns

From Sunday 23 to Tuesday 25 February, the Slow Wine Fair, the only international fair dedicated to good, clean and fair wine, returns to BolognaFiere for its fourth edition.

Organised by BolognaFiere under the artistic direction of Slow Food, the Slow Wine Fair promotes wines that are the result of sustainable, artisanal agriculture that respects biodiversity and the agrarian landscape, and is aimed at the socio-cultural growth of farming communities and making consumers more aware.

About 1,000 wineries are expected, representing all Italian regions and 26 countries around the world, more than 5,000 labels at the tasting counter and 300 buyers, thanks to the support of ITA – Italian Trade Agency and the Ministry of Foreign Affairs, and the unprecedented simultaneity with SANA Food, BolognaFiere’s new format on healthy eating in out-of-home consumption.

Numbers, therefore, up compared to the 2024 edition, when the success of the Slow Wine Fair was decreed by 12,000 visitors, 70% of which were Horeca operators, distributors and importers, who appreciated the high quality of the wines offered by more than 140 international producers.

The itinerary through the sustainability partners highlights innovative technologies, plants, equipment and services that contribute to the renewal of the agricultural system and enable winemakers to adopt sustainable and environmentally friendly production methods, testifying to the key role that the supply chain plays in the idea of virtuous circular production. Here, then, lightweight glass that reduces logistical impact, sustainable packaging materials, organic and biodynamic fertilizers and pesticides, techniques for wastewater recovery and reuse, plant nurseries focusing on native grape species and high-tech and digital solutions for quality viticulture.

And the spotlight of the Slow Wine Fair 2025, which has chosen the sustainability of the wine supply chain as its main theme, is precisely on the processes that accompany wine production.

Scheduled conferences will focus on the incidence of packaging, transport and storage on the carbon footprint, along with possible alternatives and alliances to reduce these sources of pollution.

In line with these principles of sustainability is also the selection of wineries, which offers buyers, wine professionals and wine enthusiasts a homogenous catalogue of an excellent standard. The winegrowers and vignerons present at the Slow Wine Fair are united by the fact that they signed – and put into practice – the ‘decalogue’ of the Slow Food Manifesto of good, clean and fair wine, which includes renouncing weedkillers and various synthetic chemical products, met the requirements of the Slow Wine Guide and passed the examination of a tasting commission.

In the pavilions of the Slow Wine Fair, more than 50% of the wineries are organic, biodynamic or in conversion, and many others offer sustainable bottling, packaging, transport and storage solutions to lighten the environmental impact of wine production. And while there is no shortage of the most famous appellations – from Amarone to Barolo, Barbaresco to Brunello, and Chianti – ‘minor’ grape varieties, linked to the territory and its biodiversity, are also well represented.

Always sold out in 2024, the masterclasses, the guided tastings exploring the Italian and international wine scene, return, with special insights such as the one on wines from ancient, sometimes centuries-old vineyards.

More space for Spirits and Mixology, for the first time flanked by ciders: in the area of the 5th Fiera dell’Amaro d’Italia, promoted by Amaroteca and ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia, excellent producers tell the story of their bitters and their links with local ingredients and recipes.

And if the Terroir and Slow Spirit Wine List Award, assigned every year to the venues that best enhance the wines of the competing categories, is extended to the best selection of bitters, another novelty concerns Specialty Coffee: on stage at BolognaFiere, some of the top roasters of the Slow Food Coffee Coalition, the international network that unites coffee growers with the main artisan roasters.

Slow Wine Fair is a b2b event aimed at Horeca and large-scale retail trade professionals looking for high quality wines, but on Sunday 23rd the doors will be open to wine lovers.

slowinefair.slowfood.it/en